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Rischio di bloccare lo stesso sviluppo dell’individuo o di ridurlo a una conflittualità intestina che è per natura sua senza sbocco, perché priva di criteri di giudizio esterni all’io, un io che presume esser centro di sé o che è privo di centro, e che mira soprattutto alla propria realizzazione.
Guardarsi con gli occhi di un altro, che mi legga nella mia verità e mi consenta a punto di cogliere la mia verità
Lo specchio è sempre falso, quando io pretendo di accettarmi guardandomi resto dentro di me e non esiste la auto accettazione.
L’accettazione di noi stessi vieni attraverso un altro, che per il credente è Dio. Ma la auto accettazione non esiste, la autorealizzazione non esiste, sono tutti fenomeni devianti che finiscono nella disperazione, o nel complesso di inferiorità.
Lotta psicologica, un “io” ripiegato su di sé.
Lo specchio è sempre falso, ti rimanda sempre indietro un’immagine che è falsa di te, perché è un’immagine che non passa attraverso la relazione.
Lo specchio è la cosa più falsificante che esiste

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