Don Antonio Grappone risponde lla domanda: Cosa aspettiamo in Avvento? Mt 17, 10-13
Le stagioni della natura ci insegnano a riconciliare nel nostro cuore il tempo dei misteri che abbracciano la nostra fede. Avvento è tempo di attesa. Ancora non è Natale, ma già attendiamo con gioia questa festa. Vivere ogni tempo liturgico con tutto il cuore è un nobile gesto per non anticipare un tempo che ancora non è arrivato. Nella sobrietà richiesta in questo tempo, se cuce il mantello della gioia di Cristo che viene incontro a noi.
Attendere è una gioia anticipata di qualcosa che ancora non è arrivata. La donna incinta vive nell’anima la felicità anticipata per la vita che nel suo grembo sta per essere generata nel tempo stabilito. La natura compie la sua ritualità perché ogni stagione sia unica. Gli sposi appassionati aspettano il prossimo incontro. Le famiglie organizzano la casa con cura per ricevere i parenti. Infine, aspettare è una metafora del quotidiano della vita. Nel contesto dell’Avvento, l’attesa acquista tonalità allegre e sobrie.
L’Avvento della Vita
Una casa che ha tutto fuori luogo non è adeguata per ricevere amici e familiari che stanno per arrivare. Un giardino mal curato non può ricevere nuovi semi. Aspettare è anche un periodo di cura e organizzazione. In questa felice attesa è anche importante prendersi cura della nostra anima. Arrivando la fine dell’anno civile, può darsi che il cuore e la mente siano totalmente disordinati. Rabbia sofferta e subita, incatenata nella scatola della nostra prepotenza, risentimento messo nel contenitore del rancore, amicizie e relazioni consumate per l’invidia, tristezza, litigi e tutto questo crescendo nel giardino dell’infelicità, della violenza subita e assorbita nel silenzio malefico del nostro cuore. Ma possiamo veramente portare tutto questo per il prossimo anno?
Mentre i negozi fanno il conto delle loro vendite o del patrimonio, siamo invitati a fare anche noi un bilancio della nostra situazione emozionale. In questo andare avanti della vita, l’amore deve essere sempre il saldo positivo che ci spinge ad essere più umani ogni giorno.
La casa disordinata non è luogo adeguato per ricevere una visita. Un cuore confuso all’interno del quale ogni cosa è fuori posto, difficilmente ha spazio per accogliere chi arriva. In questo Avvento, la pulizia dell’attesa deve rimuovere le ragnatele dei sentimenti nocivi parcheggiati nelle nostre anime. La polvere che blocca l’amore deve essere tolta. Tempo nuovo esige cuore nuovo! Gesù con il suo amore infinito attraversa il cuore di ogni persona e fa una pulizia d’amore. Con la delicatezza delle sue parole di Vita apriva le finestre dell’esistenza delle persone, quelle che impedivano di vedere la luce del nuovo tempo. Lui donava i fiori della risurrezione alle persone che giacevano nel dolore e nella tristezza. Spargeva il seme dell’amore e della pace nei deserti della vita umana.
Nell’Avvento della vita, le stagioni del cuore sono tempi propizi per pulire le stanze dell’anima nell’aspettativa di Cristo che viene. Se il giardino del nostro cuore viene curato con premura, i semi della speranza germineranno nel tempo dovuto, e l’amore nascerà nella gioia del suo arrivo.
Padre Flávio Sobreiro – Parrocchia Sao José – Toledo MG @peflaviosobreirodacosta